Condannato ad Ancona a 16 anni e 8 mesi di carcere Claudio Pinti, 35enne ex autotrasportatore di Montecarotto (Ancona), accusato di lesioni gravissime e omicidio volontario perché avrebbe consapevolmente contagiato l’allora compagna, poi morta nel giugno 2017, e trasmesso l’Hiv a una 40enne con cui aveva una relazione. L’uomo aveva avuto decine di relazioni e rapporti sessuali non protetti sia con uomini che con altre donne, nascondendo sempre la sua malattia con il rischio di contagiarle e per questo venne definito l’Untore di Ancona. La vicenda del 35enne che attualmente è piantonato in ospedale dove è ricoverato, era venuta a galla con la denuncia da parte della 40enne sua ex fidanzata che aveva improvvisamente scoperto di aver contratto l’Hiv durante la loro relazione dopo essersi sottoposta a dei test specifici a seguito di una serie di malesseri che l’avevano colpita. Quando la donna lo aveva affrontato lui si era giustificato affermando: “Una volta ero sieropositivo ma poi ho rifatto gli esami e non è risultato più niente”. Poi addirittura aveva negato l’esistenza stessa della malattia: “L’Hiv non esiste, è una balla, sono i farmaci che ti ammazzano”. Persino durante il processo l’imputato ha continuato a rinnegare la malattia di cui è affetto da una decina d’anni. La sentenza di condanna è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona Paola Moscaroli dove Pinti ha potuto beneficiare dello sconto di pena, pari a un terzo di quella prevista, scegliendo il rito abbreviato per il processo a suo carico. Il giudice ha condannato Pinti anche al pagamento del risarcimento danni alle parti offese per un totale di 525mila euro di provvisionali in attesa che la cifra esatta venga stabilita in sede civile. Le modalità di questa storia fanno rabbrividire ed è per questo che invito miei cari lettori ad usare precauzioni SEMPRE, perché come hanno testimoniato le tante persone coinvolte in questa triste vicenda, Pinti si mostrava come il classico bravo ragazzo, sempre ben vestito con toni educati e gentili e senza alcun segno di malessere o di malattia. Ancora oggi nel 2019 sono tantissime le persone che contraggono malattie trasmissibili sessualmente e non parliamo soltanto di Hiv. Quindi mi raccomando, fate l’amore, fate sesso, fate tutto quello che vi pare, ma fatelo responsabilmente…