Roma – È caccia a due uomini, probabilmente africani, dopo l’uccisione di stanotte di un carabiniere in servizio colpito con 8 coltellate a Roma in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati. Mario Cerciello Rega, vice brigadiere di 35 anni, nato a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, sposato da circa un mese, durante il servizio in borghese stava facendo un controllo su due persone che trasportavano una borsa sospetta, probabilmente rubata poco prima a una donna. Secondo le ricostruzioni, la donna avrebbe chiamato il suo cellulare e preso accordi con i ladri per riavere la borsa, ma all’incontro si sarebbero invece presentati i militari, avvisati dalla vittima. Il vice brigadiere sarebbe stato ucciso per cento euro, quelli chiesti dai due per restituire la borsa. In tarda mattinata i militari hanno fermato due persone in un parcheggio che sono state accompagnate in caserma. I due, che saranno ascoltati dai militari, non sono al momento in stato di fermo.
La dinamica
Quando i militari li hanno bloccati, uno dei due ha estratto un coltello e ha pugnalato il vice brigadiere con otto coltellate, una delle quali sferrata all’altezza del cuore, un’altra alla schiena. L’uomo è stato portato d’urgenza all’ospedale Santo Spirito dove è morto, dopo un drammatico tentativo di rianimazione. L’altro carabiniere è rimasto lievemente ferito nella colluttazione. Ora è caccia ai due sospettati. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di due uomini alti circa 1 metro e ottanta. Uno dei due uomini è biondo, ha le meches, indossa un paio di jeans e una camicia a scacchi; l’altro ha un vistoso tatuaggio sul braccio destro. Elementi che potrebbero comportare ulteriori approfondimenti per stabilire la loro identità e provenienza. La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio. “Caccia all’uomo a Roma per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa“, queste le parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini. La redazione di ItalianMadHouse si stringe in un forte abbraccio alla moglie e alla mamma del vice brigadiere Mario Cerciello Rega e all’Arma dei Carabinieri ringraziandoli per il prezioso lavoro che quotidianamente fanno.
AGGIORNAMENTI
“Sono stato io“, ha confessato uno dei due statunitensi fermati in merito all’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, avvenuto la scorsa notte nel quartiere Prati di Roma. Interrogato nella caserma di via In Selci, a Roma, avrebbe ammesso di aver ucciso il militare: a pugnalare a morte il carabiniere sarebbe stato il giovane ripreso da alcune telecamere di sorveglianza con i capelli biondi. I due, cittadini americani di 19 anni, erano stati portati nella caserma di via In Selci dopo il fermo avvenuto in mattinata. Dinanzi alle domande del procuratore aggiunto Michele Prestipino, dell’aggiunto Nunzia D’Elia e del pm Sabina Calabretta, i due sono crollati. Ad incastrarli sono state le immagini delle telecamere di video sorveglianza che hanno ripreso nella zona dell’omicidio i due ragazzi correre nella notte tra il 25 e il 26 luglio a Roma, uno dei quali con una borsa in mano. In un altro video si vedono i due ragazzi mentre parlano con un uomo senza capelli in sella a una bicicletta, forse la vittima del furto, questa seconda scena sarebbe stata ripresa da un’altra telecamera di sicurezza in piazza Mastai a Trastevere. La notizia è arrivata alla fine di una giornata lunghissima, con voci contrastanti sull’identità delle persone fermate e sullo stato delle indagini, mentre le istituzioni si mobilitavano per mostrare il proprio cordoglio per il carabiniere ucciso, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in giù, e la commozione per quanto accaduto coinvolgeva l’intero Paese.