Milhasan Baracbac Suraping, questo il nome del bimbo che mentre stava ritornando a casa con i suoi familiari è stato attaccato improvvisamente dall’enorme rettile che lo ha trascinato sott’acqua e lo ha mangiato. Gli altri passeggeri a bordo dell’imbarcazione, seppur scioccati per l’accaduto, sono riusciti a raggiungere la riva incolumi. La polizia locale ha riferito che la testa e una delle gambe del bambino sono state ritrovate da un pescatore a decine di chilometri dal luogo dell’attacco. Secondo quanto riportato da vari media internazionali, l’animale responsabile dell’uccisione del piccolo sarebbe un coccodrillo d’acqua salata. Questa specie sempre più spesso viene avvistata anche nei fiumi a causa dell’eccessiva antropizzazione del luogo. Il coccodrillo d’acqua salata può arrivare fino ad una lunghezza di cinque metri ed un peso di una tonnellata. Nelle Filippine, come in tanti altri luoghi dell’Asia, gli attacchi da parte di questi rettili sono molto comuni. “Dal 2015, non abbiamo mai avuto un anno con zero attacchi”, ha dichiarato a AFP Jovic Pabello, portavoce del consiglio governativo che lavora alla tutela ambientale nelle isole della provincia di Palawan.