Ennesima pagliacciata TV: LA CASERMA

Mercoledì 27 gennaio è andata in onda la prima puntata de “La Caserma” il nuovo docu-reality di RaiDue, per chi non avesse visto il programma, il format segue la linea del precedente “Il Collegio” con l’unica differenza che l’ambientazione è in una location adibita per l’occasione a Caserma. Avendo vissuto in prima persona come Ufficiale dell’Esercito questa esperienza che mi ha portato a formare ragazzi di circa 19 anni nel lontano 1985 non posso che inorridire nel constatare che questo programma non ricalca nessun aspetto della vita reale in una caserma. Comprendo la logica televisiva che deve far appassionare lo spettatore, ci ritroviamo invece un un vero e proprio reality in cui i partecipanti “reclute” sono più interessati ad aumentare i propri follower sui social che a comprendere le dinamiche ed i valori che un’esperienza militare dovrebbe trasmettere. Questo è ancor più evidente dal momento che i ragazzi sono retribuiti e di conseguenza si comportano come Attori in un programma televisivo piuttosto che protagonisti di un’esperienza reale. Ma veniamo ad alcuni particolari: è già inusuale vedere un gruppo di “reclute” che raggiungono il luogo di raccolta in pullman rispetto al classico treno usato da chi ha realmente fatto il servizio di leva per raggiungere la propria destinazione. Già i primi momenti di vita in comune nella Caserma rivelano una realtà distorta in quanto l’atteggiamento degli “Istruttori” è troppo confidenziale nei confronti delle “reclute” e viceversa si sono notati commenti fatti dai ragazzi nei confronti degli “Istruttori” quando ad esempio a seguito di un ordine ben preciso veniva replicato dalla recluta uno “scialla” che nella realtà di una caserma oltre che impensabile tale espressione sarebbe stata passibile di una pesante sanzione disciplinare. Tanti sono gli episodi che si sono susseguiti sino ad arrivare all’alzabandiera dove le “reclute” hanno intonato in malo modo cantando le parole dell’inno di Mameli come se fossero ad una partita di calcio della nazionale italiana. Altro aspetto degno di nota negativa è il mancato rispetto nell’osservare il silenzio nelle ore notturne dopo il contrappello ed il silenzio, sancito da una punizione inflitta ai ragazzi dall’istruttore con un’ora di giro di corsa nel piazzale della caserma, un rambismo che non ci appartiene come cura militare, con quelle pseudo punizioni al limite del lecito. Nessuno in una reale situazione di caserma si sarebbe mai sognato di far uscire la sera al freddo qualcuno in mutande ed anfibi. Una sorta di Full Metal Jacket annacquato. Altro episodio degno di essere citato è l’interesse manifestato più volte dalle ragazze ad esaltare la bellezza dei ragazzi per poter scegliere qualcuno da rimorchiare già dalle prime ore. Ovvero una promiscuità tra i ragazzi e le ragazze nelle camerate. Tutto ciò e rigorosamente bandito dai regolamenti militari, ma non solo dal nostro ma anche da nazioni più tolleranti. Tutto ciò per mettere anche in questo caso quel pizzico di intrigo sexy che sinceramente poteva e doveva essere evitato. Passando poi all’attività addestrativa ed alle esercitazioni si è avuta più l’impressione di assistere a delle prove in stile dell’Isola dei famosi. Quindi se l’obiettivo è stato quello di dimostrare l’irrequietezza della generazione giovanile rispetto alla disciplina militare, non è stato raggiunto in pieno. Di fatto questo programma vuole essere un esperimento sociale per far comprendere i meccanismi che ruotano intorno alla vita militare, ma che rimane appunto un esperimento lontano da questa realtà. Nonostante ciò gli ascolti sono stati ottimi in quanto il programma ha totalizzato il 9,9% di share che per RaiDue si tratta di un ottimo risultato. Ricordando dei momenti veri da caserma allego qui una mia foto del lontano 1985 in uniforme. Vi assicuro che non è stato un docu-reality! 😄

Articolo a cura di Alessandro Lopez
Titolo e sottotitolo Cesare Deserto

Alessandro Lopez servizio di leva

Cesare Deserto
Cesare Deserto
Giornalista e conduttore radiofonico. Direttore editoriale della testata giornalistica online ItalianMadHouse.com creato dalla Federazione degli italo-americani del New Jersey per pubblicizzare gli eventi e notizie che accadono in Italia. Collaborazioni con Rai International, ICN New York, Axel24 Tenerife.

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