Flavio Briatore ha anticipato al settimanale Oggi che non intende mandare suo figlio di otto anni all’università. Ha promesso, o minacciato, che sarà lui a formarlo. Lo introdurrà ai misteri del management, attività che non hanno bisogno di lauree. Secondo lui, quelle servono solo ai commercialisti e avvocati. A differenza di Sergio Marchionne che era ossessionato dal deficit scolastico dei lavoratori italiani e dalla sottovalutazione del problema da parte delle classi dirigenti. Marchionne parlava di virus dello studio, e diceva che doveva diffondersi anche tra i figli di papà i quali, proprio perché si trovano la pappa pronta, finiscono quasi sempre per rovesciarla. Una cosa voglio dirtela mio caro Flavio: Con tutti i miliardi ed aziende che hai, grazie al c…. che non mandi tuo figlio all’università. Lui sì che ha la pappa pronta. Io di cognome non faccio Briatore e mio padre faceva l’operaio a 1000 euro al mese. Se adesso ho un lavoro, è proprio grazie a quel titolo di studio che tu tanto denigri…
Simone Giotti di Palermo