Partiamo dal punto fondamentale: il peso non deve essere nella maniera più assoluta maggiore ai 10kg! Questo in nessun caso poiché il peso influisce sulla tendinite e sulla formazione delle vesciche scaricando il peso sui piedi e stressandoli. A causa di una bilancia rotta ho percorso la prima tappa con uno zaino di quasi 15 kg ed ho vissuto uno dei momenti più brutti dolorosi e faticosi della mia vita! San Jean Pied de Port-Orisson, 10,4 km tutti in salita, sotto al sole e con un peso sulle spalle di 15 kg con un allenamento pari allo zero hanno quasi portato ad abbandonare il mio viaggio dopo appena un giorno. Sono tanti i pellegrini che durante questa tappa si sono slogati una caviglia, hanno preso una storta o caduti rovinosamente. La maggior parte delle volte la causa è stata dovuta ad un eccessivo peso dello zaino. Nella mia vita normale impiego un’ora e trenta minuti a coprire la distanza di dieci chilometri passeggiando con camminata veloce, quel giorno di luglio ne ho impiegate sei, SEI ORE! La bilancia rotta ed un dannato errore di valutazione stava per costarmi il viaggio più bello della mia vita dopo nemmeno 24 ore. Se avrete voglia di leggere il mio libro scoprirete che inferno sono stati i giorni iniziali…
Siate dunque oculati nella scelta del materiale da portare con voi, perché ripeto, lo zaino poi sarete voi a portarlo a spalla e nessuno vi darà una spinta! Alla prima esperienza del cammino si può essere portati a inserire nello zaino anche oggetti futili, seguendo l’idea del “non si sa mai”. Niente di più sbagliato! Ogni oggetto, anche il più insignificante, significa più peso nello zaino e quindi più peso da portare sulle spalle. A sentire questa mia teoria molti storcono il naso dicendo “cosa saranno mai duecento grammi in più?”. Fate una cosa, prendete lo zaino, riempitelo di dieci chili ed iniziate a camminare per un ora sotto al sole, poi togliete 500 grammi e vedete che sensazione provate, aspetto vostri messaggi 😉.
Il 70% della vostra giornata lo passerete a camminare, il restante 20% a rilassarvi ed il 10% a dormire. Sono queste, pressappoco, le percentuali medie della vita del pellegrino. Non andrete a ballare o in giro per locali, non parteciperete a serate mondane o di gala. Questo per farvi capire che dovete portarvi l’essenziale poiché ogni cosa superflua influirà sul peso dello zaino e di conseguenza sulle vostre spalle. Di seguito vi elenco il contenuto del mio zaino (quello che ho portato per oltre 35 giorni dopo aver restituito il peso in eccesso) escludendo dalla lista le cose che ho rispedito in Italia successivamente:
Iniziamo dall’abbigliamento: 2 paia di calze; 2 mutande; 1 costume da bagno; 2 magliette traspiranti; 1 maglietta di cotone; 1 bandana; 1 pantaloncino corto; 1 pantalone lungo;1 giacca a vento; ciabatte per la doccia; sandali da utilizzare la sera.
Accessori: crema all’aloe per i nostri preziosi piedi da mettere la sera a fine giornata o durante le nostre pause; crema solare e dopo sole (un pellegrino è esposto al sole dalle otto alle dieci ore al giorno! Per cui, anche in primavera e autunno, è buona regola spalmare le parti del corpo esposte (faccia, braccia, gambe) con crema solare con protezione 50+. Non fate come me che la prima settimana mi sono completamente ustionato le braccia. Bisogna farlo al mattino, prima di partire e ripetere l’operazione almeno ogni due o tre ore; Amici miei non sottovalutate questo mio consiglio. Ne ho visti di pellegrini con insolazioni ed in preda a colpi di calore; Il sole è forte e non in tutti i tratti sono presenti zone d’ombra, calcolando anche il fatto che camminerete soprattutto di giorno e quindi sarete esposti al sole per tante ore; Spray anti zanzare (molte volte vi salverà la vita da note insonni); cerotti compeed (per ogni evenienza); 1 Asciugamano grande e 1 piccolo in microfibra; occhiali da sole, molto importanti dato che trascorreremo la maggior parte del nostro cammino di giorno e nelle ore di maggiore luce; sacco lenzuolo; borraccia; marsupio, dove riporre i nostri documenti, soldi, telefono e macchina fotografica da portare sempre con noi, ricordatevi che nel cammino non ci troviamo a casa nostra, ci saranno tantissime persone ed è buona norma non lasciare oggetti di valore incustoditi perché come spesso si sa, l’occasione fa l’uomo ladro; sapone di marsiglia da utilizzare sia per lavare gli indumenti che voi stessi; 4 mollette e del filo; spazzolino e dentifricio; tappi per orecchie (fondamentali dato che vi capiterà sicuramente di trovare pellegrini che russano); diario e penna; mini videocamera e carica batteria; credenziale (il passaporto del pellegrino); torcia frontale e relative pile; medicinali vari; lettore mp3; salviette umidificate per carta igienica; pietra e/o fotografia da lasciare sulla croce di ferro. Queste sono le cose effettivamente necessarie durante il Cammino e che davvero vi serviranno. Tutto il resto a mio parere è superfluo ad eccezione del telefono e relativo carica batteria che io non ho portato per potermi isolare completamente dal mondo esterno e dalla mia vita.
Per approfondire l’argomento, per saperne di più e se anche tu hai deciso di percorrere il Cammino di Santiago o sogni di volerlo fare prima o poi, ti consiglio di acquistare il mio libro dove scoprirai perché ogni anno, 300.000 persone provenienti da tutto il mondo, decidono di affrontare il Cammino più famoso al mondo. Se anche tu come me, hai sempre sognato di mollare tutto, consapevole che la vita che conduci non è quella che sognavi da ragazzo, la mia esperienza forse, potrebbe darti quel coraggio che per 36 anni a me è mancato…
Leggendo la mia esperienza scoprirai in maniera dettagliata e soprattutto provata sul “campo”:
• la Storia del cammino (cenni storici, simboli e leggende) e luoghi simbolo;
• l’abbigliamento e scarpe adatte, quale zaino comprare e soprattutto cosa metterci dentro;
• durata e distanza del cammino, quanti giorni occorrono per completarlo e da dove partire in base ai giorni a disposizione;
• come allenarsi prima di partire e la preparazione fisica necessaria;
• quanto costa percorrere il cammino, dove mangiare e dormire lungo il Cammino;
• se percorrere il cammino da soli per una donna può essere pericoloso e se ci sono possibilità di perdersi;
• la risposta a tante domande e preoccupazioni (che poi erano anche le mie) poste da tantissimi aspiranti pellegrini e la possibilità di contattarmi per dissipare ogni tuo dubbio/esitazione;
• infine, ti racconterò il motivo per cui un giornalista e conduttore radiofonico, ha mollato tutta la sua vita fatta di agi e materialità, per percorrere più di 900 km a piedi dai Pirenei all’oceano atlantico, da solo e senza telefono, dormendo oltre che nei vari ostelli anche in strada, in una stalla, in tenda, in un monastero abbandonato e vivendo due giorni presso una comunità hippie.
…. “Ho abbandonato il mio lavoro, venduto la macchina, la moto, vestiti, il mio rolex e la maggior parte delle cose materiali che possedevo per seguire quella sensazione quasi assillante, asfissiante, imperterrita che una volta conosciuta non ti fa trovare pace: SANTIAGO, il cammino di Santiago. La mia vita aveva bisogno di risposte che solo un viaggio in completa solitudine poteva darmi” ….
Se vuoi conoscermi meglio, nel link sotto troverai un’intervista dove parlo della mia esperienza 👇👇👇
Mollo tutto e faccio il Cammino di Santiago, il libro di Cesare Deserto