Mie care pellegrine rispondo subito alla prima domanda: NO, non è pericoloso. Pensate che negli ultimi anni la presenza delle donne è stata superiore a quella degli uomini (51,15%) secondo i dati forniti ogni anno dall’Ufficio di Accoglienza dei Pellegrini di Santiago di Compostela ed è un numero destinato ad aumentare di anno in anno. Molte donne partono da sole, tantissime sono le ragazze da me incontrate appena maggiorenni, quindi mia cara aspirante pellegrina se dovesse preoccuparti l’eventualità che il Cammino di Santiago nasconda pericoli, il fatto che molte donne decidano di intraprendere questo itinerario dovrebbe tranquillizzarti. Tutte le precauzioni e il buon senso che applichi ogni giorno nella tua città sono largamente sufficienti a prevenire ogni tipo di problema. In ogni caso la Guardia Civil (la polizia spagnola) è sempre disponibile e pattuglia il Cammino anche da vicino, sia in macchina che in moto. Come in tutti i paesi dell’Unione Europea, il numero telefonico da chiamare in caso di emergenza è il 112, anche se ve ne sono anche altri, presenti già da prima dell’istituzione del numero unico europeo: 091 – polizia; 061 – emergenza medica; 080 – vigili del fuoco; 092 – polizia locale. Ricorda che qualora dovessi chiamare altri tipi di numero di telefono è necessario anteporre il prefisso internazionale spagnolo: +34 (o 0034). Se queste mie rassicurazioni non vi bastano e volete stare SUPER TRANQUILLE, esiste un’applicazione chiamata “AlertCops” che integra un sistema chiamato “Guardian Benemérito”, specifico per il Cammino di Santiago, il quale consente la geo localizzazione dei pellegrini che volontariamente la attivano sui loro telefoni. L’app condivide le ultime 10 posizioni GPS con un centro operativo funzionante 24 ore su 24 ogni giorno della settimana. In questo modo sarà tracciato il percorso seguito, reso noto lo stato della batteria e la copertura del dispositivo mobile e, in caso di pericolo, coordinato l’eventuale intervento. L’app è disponibile sia sui dispositivi Android che Apple. Altra mia rassicurazione è: non abbiate paura di perdervi. La segnaletica dei sentieri, in particolare quella del Cammino Francese, è aggiornata e facile da seguire. Nel caso in cui non troviate nessuna delle indicazioni o segni con le conchiglie e frecce gialle (successo solo raramente in oltre 900 km), molto probabilmente troverete qualche altro pellegrino percorrere il vostro stesso itinerario o qualcuno a cui chiedere. Gli abitanti del luogo sono quasi sempre persone gentili e disponibili ad aiutare, essendo inoltre abituati a vedere passare ogni giorno decine e decine di pellegrini. Non aver timore a parlare con loro o a chiedere aiuto dato che molto probabilmente sanno già cosa stai per chiedere prima ancora di avvicinarti e ti indicheranno immediatamente la giusta direzione senza che ci sia bisogno di proferir parola. Potrebbe capitare addirittura che alcuni automobilisti, vedendoti in difficoltà, ti indichino dalla macchina in corsa la strada giusta con un cenno! Se questo per voi non è abbastanza, esiste un’applicazione chiamata “Cammino di Santiago (Buen Camino) dove troverai la guida per il Cammino di Santiago ed i diversi tracciati degli itinerari con tutte le possibili varianti, a piedi e in bici, su mappe Google o mappe scaricabili sul cellulare, per navigare senza bisogno di connettersi a Internet. Inoltre vedrai in tempo reale la tua posizione sulla mappa per non smarrirti, un planner delle tappe per organizzare l’itinerario a modo tuo, avvisi su problemi o modifiche al Cammino in tempo reale, con aggiornamenti quotidiani da parte dei giornalisti della Casa editrice Buen Camino. Sono presenti migliaia di punti geolocalizzati con tutti i tipi di sistemazione (ostelli, pensioni, locande), punti d’interesse e avvisi importanti. L’App fornisce di default la guida gratuita del Cammino del Baztán, il Cammino francese, il Cammino Portoghese (da Tui), il Cammino aragonese, il Cammino primitivo, el Prolungamento verso Fisterra-Muxia e il Cammino del nord. Il tutto sviluppato in lingua spagnola, inglese, francese, tedesco e italiano. Altra domanda che mi hanno posto tante donne ma anche uomini è se fosse necessario acquistare una polizza assicurativa prima di partire. In linea di massima la risposta è no, a patto che siate europei, in quanto una delle potenziali maggiori spese, quella sanitaria, è coperta dalla tessera sanitaria europea. Ovviamente esistono altri possibili imprevisti che possono essere coperti da un’assicurazione di viaggio: spese di rimpatrio anticipato, spese di responsabilità civile verso terzi, interruzione di soggiorno, infortuni personali, smarrimento bagaglio da parte della compagnia aerea, acquisto di beni di prima necessità in caso di consegna in ritardo dello zaino in aeroporto. Insomma, i rischi in cui si potrebbe incappare in occasione di qualsiasi altro viaggio. Certo, l’auspicio è quello di non averne mai bisogno, in quanto rappresenterebbe una spesa ulteriore, ma diciamocelo: partire sapendo di essere tutelati in caso dovesse succedere qualcosa non è poi così male!
Per approfondire l’argomento, per saperne di più e se anche tu hai deciso di percorrere il Cammino di Santiago o sogni di volerlo fare prima o poi, ti consiglio di acquistare il mio libro dove scoprirai perché ogni anno, 300.000 persone provenienti da tutto il mondo, decidono di affrontare il Cammino più famoso al mondo. Se anche tu come me, hai sempre sognato di mollare tutto, consapevole che la vita che conduci non è quella che sognavi da ragazzo, la mia esperienza forse, potrebbe darti quel coraggio che per 36 anni a me è mancato…
Leggendo la mia esperienza scoprirai in maniera dettagliata e soprattutto provata sul “campo”:
- la Storia del cammino (cenni storici, simboli e leggende) e luoghi simbolo;
- l’abbigliamento e scarpe adatte, quale zaino comprare e soprattutto cosa metterci dentro;
- durata e distanza del cammino, quanti giorni occorrono per completarlo e da dove partire in base ai giorni a disposizione;
- come allenarsi prima di partire e la preparazione fisica necessaria;
- quanto costa percorrere il cammino, dove mangiare e dormire lungo il Cammino;
- se percorrere il cammino da soli per una donna può essere pericoloso e se ci sono possibilità di perdersi;
- la risposta a tante domande e preoccupazioni (che poi erano anche le mie) poste da tantissimi aspiranti pellegrini e la possibilità di contattarmi per dissipare ogni tuo dubbio/esitazione;
- infine, ti racconterò il motivo per cui un giornalista e conduttore radiofonico, ha mollato tutta la sua vita fatta di agi e materialità, per percorrere più di 900 km a piedi dai Pirenei all’oceano atlantico, da solo e senza telefono, dormendo oltre che nei vari ostelli anche in strada, in una stalla, in tenda, in un monastero abbandonato e vivendo due giorni presso una comunità hippie.
…. “Ho abbandonato il mio lavoro, venduto la macchina, la moto, vestiti, il mio rolex e la maggior parte delle cose materiali che possedevo per seguire quella sensazione quasi assillante, asfissiante, imperterrita che una volta conosciuta non ti fa trovare pace: SANTIAGO, il cammino di Santiago. La mia vita aveva bisogno di risposte che solo un viaggio in completa solitudine poteva darmi” ….
Se vuoi conoscermi meglio, nel link sotto troverai un’intervista dove parlo della mia esperienza 👇👇👇
Mollo tutto e faccio il Cammino di Santiago, il libro di Cesare Deserto