Riti e Simboli

Sono tantissimi i riti e simboli legati a questo Cammino. Per conoscerli tutti vi invito a leggere il mio libro dove ho dedicato un capitolo a parte alla storia ed il significato di ognuno. Vi parlerò di quelli più famosi iniziando dai riti da fare una volta raggiunta la cattedrale di Santiago de Compostela:
1) Abbraccio al Santo. Sopra l’altare della Cattedrale c’è il sepolcro e la grande statua di San Giacomo rivestita da una lamina d’argento. Dietro l’altare, sulla sinistra, c’è una scaletta che permette di accedere alle spalle della statua: di lì si scende per altri scalini dall’altra parte dell’altare. È tradizione abbracciare la statua sussurrando al suo orecchio l’antica frase medioevale “Raccomandami a Dio, amico mio”;
2) Mettere la mano nell’impronta posta nella colonna centrale del Portico della Gloria, sotto l’immagine di San Giacomo. È un gesto fatto per ricordare al Santo i motivi, gli impegni, le promesse che ti hanno spinto a fare il cammino fino alla sua tomba;
3) Mettere la mano nella bocca dei mostri che stanno sotto la stessa colonna. Non si sa bene perché si compia questo rito, ma molti lo fanno;
4) Il santo dei bernoccoli. È usanza dare tre colpi sulla statua del “santo dei bernoccoli” (così viene tradizionalmente chiamata) che si trova all’altro lato della colonna centrale del Portico della Gloria. Racconta la tradizione che Mastro Matteo raffigurò la propria immagine nel Portico della Gloria tra le anime salvate che accompagnano l’apostolo ed i 24 anziani; per questo il vescovo lo accusò di superbia. Lui allora rappresentò sé stesso in ginocchio mentre chiedeva perdono a Dio per la sua superbia. Dare i tre colpi ha lo scopo di rendere testimonianza a Mastro Matteo per la bravura che gli permise di fare questa opera straordinaria e per l’umiltà che gli consentì di chiedere pubblicamente perdono;
5) Toccare i piedi al Re David. Se sei arrivato a piedi a Santiago, quando entri dalla porta di Plaza de Platerias devi toccare i piedi al Re David (una delle figure più antiche della Cattedrale che si vede entrando a sinistra) che suona la cetra, chiedendogli che i tuoi piedi ti permettano di tornare ancora.
IL RITO DELLA VESTIZIONE
Alla partenza veniva compiuto il rito della vestizione con la consegna del bastone e della bisaccia:<< Ricevi questa bisaccia, che sarà il vestito del tuo pellegrinaggio affinché, vestito nel modo migliore, sarai degno di arrivare alla porta di San Giacomo dove hai desiderato di arrivare e, compiuto il tuo viaggio, tornerai da noi sano e salvo e con grande gioia, se così vorrà Dio che vive e regna per tutti i secoli dei secoli>>. Alla partenza, il pellegrino si spogliava dei propri averi e spesso doveva vendere o ipotecare i beni per potersi finanziare il viaggio. Faceva testamento e dava disposizioni per il governo del patrimonio in sua assenza. Spesso la Chiesa interveniva attivamente in questa funzione di tutela. Questo stato peculiare conferiva al pellegrino un particolare prestigio.
LA CONCHIGLIA. Il pellegrino nel corso dei secoli ha da sempre raccolto sulla spiaggia di Finisterre una conchiglia, che doveva essere cucita sul mantello o sul cappello ed era l’indicazione o il simbolo dell’aver raggiunto e visitato la tomba di San Giacomo nella lontanissima regione galiziana. Serviva anche come certificazione da mostrare alle autorità preposte una volta rientrati nella città o paese natale per ottenere esenzioni dalle tasse o dal pagamento di pedaggi lungo il viaggio di ritorno. Oggi nei moderni pellegrinaggi, le conchiglie di San Giacomo possono essere trovate e comprate lungo tutto il tratto del cammino e vengono esibite con orgoglio sui moderni zaini a testimonianza del moderno sacrificio lungo tutto il tratto del pellegrinaggio.
EL BORDON. Il bastone del pellegrino, veniva dato al pellegrino all’inizio del suo viaggio con questa benedizione:
“Ricevi questo bastone come sostegno alla marcia e al lavoro, per il cammino del tuo pellegrinaggio, perché tu possa vincere le trappole del nemico e arrivare a salvo ai piedi di Santiago, e dopo tutto il viaggio, tornare insieme con allegria, con il conforto di Dio, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen”
El Bordón oltre ad essere utile per scacciare gli animali, aveva un significato mistico perché rappresentava il terzo piede di appoggio del pellegrino, e doveva ricordargli in ogni momento la fede in Dio, nella cui devozione doveva continuare il suo cammino.
LA CALABAZA. Un particolare tipo di zucca che svolgeva la funzione di contenitore d’acqua o di vino per il pellegrino portata di solito legata al Bordón. Così appare anche nella statua d’argento di Santiago donata da Johannes de Roucel nel 1426 alla cattedrale della città.
LA CROCE DI SANTIAGO. È il simbolo che spesso si riconosce sulle conchiglie del cammino e che nell’antichità veniva cucito sul mantello del pellegrino. Rappresenta l’Ordine di Santiago ed è una croce latina rossa che somiglia ad una spada con la punta verso il basso. Il manico rappresenta l’onore immacolato della morale di San Giacomo e la spada rappresenta il suo carattere cavalleresco ed il suo martirio, essendo la spada il mezzo della sua decapitazione.

1 Riti e Simboli

Per approfondire l’argomento, per saperne di più e se anche tu hai deciso di percorrere il Cammino di Santiago o sogni di volerlo fare prima o poi, ti consiglio di acquistare il mio libro dove scoprirai perché ogni anno, 300.000 persone provenienti da tutto il mondo, decidono di affrontare il Cammino più famoso al mondo. Se anche tu come me, hai sempre sognato di mollare tutto, consapevole che la vita che conduci non è quella che sognavi da ragazzo, la mia esperienza forse, potrebbe darti quel coraggio che per 36 anni a me è mancato…
Leggendo la mia esperienza scoprirai in maniera dettagliata e soprattutto provata sul “campo”:
• la Storia del cammino (cenni storici, simboli e leggende) e luoghi simbolo;
• l’abbigliamento e scarpe adatte, quale zaino comprare e soprattutto cosa metterci dentro;
• durata e distanza del cammino, quanti giorni occorrono per completarlo e da dove partire in base ai giorni a disposizione;
• come allenarsi prima di partire e la preparazione fisica necessaria;
• quanto costa percorrere il cammino, dove mangiare e dormire lungo il Cammino;
• se percorrere il cammino da soli per una donna può essere pericoloso e se ci sono possibilità di perdersi;
• la risposta a tante domande e preoccupazioni (che poi erano anche le mie) poste da tantissimi aspiranti pellegrini e la possibilità di contattarmi per dissipare ogni tuo dubbio/esitazione;
• infine, ti racconterò il motivo per cui un giornalista e conduttore radiofonico, ha mollato tutta la sua vita fatta di agi e materialità, per percorrere più di 900 km a piedi dai Pirenei all’oceano atlantico, da solo e senza telefono, dormendo oltre che nei vari ostelli anche in strada, in una stalla, in tenda, in un monastero abbandonato e vivendo due giorni presso una comunità hippie.

…. “Ho abbandonato il mio lavoro, venduto la macchina, la moto, vestiti, il mio rolex e la maggior parte delle cose materiali che possedevo per seguire quella sensazione quasi assillante, asfissiante, imperterrita che una volta conosciuta non ti fa trovare pace: SANTIAGO, il cammino di Santiago. La mia vita aveva bisogno di risposte che solo un viaggio in completa solitudine poteva darmi” ….

Se vuoi conoscermi meglio, nel link sotto troverai un’intervista dove parlo della mia esperienza 👇👇👇

Mollo tutto e faccio il Cammino di Santiago, il libro di Cesare Deserto