Roma – Siamo tutti Enzo Spatalino! Potrebbe essere questa la sintesi dell’intervista fatta da Cesare Deserto nel corso del programma “Un caffè nel Deserto” su NSL radio al giornalista e conduttore televisivo Enzo Spatalino. Una voce sofferente, stanca ma sempre combattiva per chi ha fatto della libertà di pensiero e di comunicazione il suo grido di battaglia. Enzo è stato ricoverato in terapia intensiva lo scorso 20 marzo a seguito del COVID ed ha rischiato seriamente di morire. Intubato e costretto a respirare artificialmente ha lottato come un leone aggrappandosi al suo desiderio di vivere che alcune volte lo aveva abbandonato: “Ad un certo punto non ce la facevo più. Volevo suicidarmi, volevo farla finita. Ho strappato tutte le flebo e stavo per spegnere i macchinari quando i medici mi hanno sedato e legato al letto. Sono stati dei momenti terribili”. Anche se fortemente debilitato, Enzo è riuscito a risollevarsi ma non c’è tempo per pace serenità in quanto a luglio dovrà recarsi in tribunale per una querela sporta dal giornalista e co-conduttore del programma radiofonico “La Zanzara” trasmesso su radio 24 David Parenzo. Il peccato ed il reato imputato ad Enzo? Aver semplicemente espresso il suo pensiero. Parenzo ha la fortuna di avere una famiglia di avvocati e per lui non c’è nessun costo da sostenere per ingarbugliare ancora di più la già lenta macchina giudiziaria, ma per Enzo invece, fortemente debilitato sia dalla malattia che dagli anni che avanzano, rappresenta un ulteriore colpo sia a livello fisico che psichico. Facciamo tutti un appello a David Parenzo, il quale più di tutti, appartenendo alla fiera comunità ebraica dovrebbe farsi portavoce di ideali di libertà e di giustizia. Mio caro David, non infierire contro i più deboli, non fare la parte di Golia, non ci troviamo di fronte a violenze o minacce, casi che assolutamente vanno fermamente e sempre condannati, ma siamo al cospetto di un uomo che lotta per le sue libertà e le sue opinioni, anche se discutibili, anche se estreme, anche se controverse. Di seguito vi propongo il video dell’intervista integrale e chiudo questo articolo con una citazione di Evelyn Beatrice Hall: «Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo».