Cerimonia di avvicendamento del comandante generale dell’Arma dei carabinieri. L’appuntamento si è svolto nella mattinata di oggi, venerdì 15 novembre, presso la caserma “Salvo D’Acquisto” di Tor di Quinto, dove c’è stato il passaggio di consegne tra il generale di corpo d’armata Teo Luzi e il generale di corpo d’armata Salvatore Luongo. All’evento era presente il ministro della Difesa, Guido Crosetto e il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano. Alla cerimonia, inoltre, hanno partecipato autorità civili, militari e religiose, rappresentanti dell’Associazione nazionale carabinieri e forestali in congedo, dell’Onaomac (Opera nazionale assistenza orfani militari arma carabinieri) e alcuni esponenti dell’USMIA (Unione Sindacale Militari Interforze Associati).
Le parole del generale Luzi
Il generale Luzi, giunto al termine di una “entusiasmante vita militare iniziata 46 anni fa”, ha sottolineato: “L’Arma mi ha permesso di vivere la magia d rapporti profondi e autentici con i carabinieri, che ammiro per la tempra e la professionalità. Li considero veri e propri eroi del quotidiano”. Rivolgendosi poi ai militari, ha indicato: “Fate il vostro dovere e sarete ricompensati da mille soddisfazioni, come lo è stato per me. Il mio grazie più grande all’Arma dei carabinieri che mi ha spinto ogni giorno a spostare avanti i miei limiti, a pormi nuovi traguardi per affrontare sfide sempre più complesse”.
L’intervento del generale Luongo
Il generale Luongo, intervenuto successivamente ha ricordato la figura di “un maresciallo, comandante di stazione, che, pur avendo difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena per la propria famiglia si prodigava a ospitare nel proprio alloggio bambini per offrire loro un pasto caldo. Era un vero tutore dell’ordine, un militare dalla schiena dritta, ma al tempo stesso un uomo di straordinaria dignità, con un enorme attaccamento alla sua comunità e con innato senso della giustizia.
Quel Maresciallo riuniva in sé, nel suo agire, tutti i valori dell’Arma, la generosità, il coraggio, l’empatia, l’attitudine ad essere vicino ai più bisognosi”. Successivamente, il generale Luongo ha sottolineato come “l’Arma deve continuare a massimizzare l’impiego della tecnologia, sia in funzione preventiva che repressiva, sfruttando anche le reali potenzialità dell’intelligenza artificiale e migliorando la capacità di governare lo spazio cibernetico per contrastare il crimine”. Rivolgendosi poi alle nuove generazioni tra le fila dell’Arma, ha specificato: “Scommettiamo sui nostri giovani carabinieri, incitiamoli al cambiamento, stimoliamoli a cercare nuove strade in modo che ogni militare si senta pienamente coinvolto in un virtuoso progresso di crescita”. Infine, concludendo: “Nel solco della secolare storia dell’Arma e degli insegnamenti che ho ricevuto dai miei maestri, sarò sempre a fianco di tutti i carabinieri che servono i cittadini con determinazione, diligenza e costanza, perché l’Arma deve continuare essere strumento virtuoso per la costruzione di una società più giusta”.
La carriera del generale Luongo
La carriera del nuovo comandante, il generale Luongo, classe 1962, è iniziata nel 1977 alla scuola militare “Nunziatella”. Ha ricoperto ruoli di prestigio nell’Arma dei carabinieri, tra cui comandante provinciale di Milano e Roma, assistente militare e aiutante di campo per l’Arma dei carabinieri del signor Presidente della Repubblica e capo ufficio Legislativo del ministro della Difesa. Dal dicembre 2023 è comandante interregionale carabinieri “Podgora” e, dal giugno 2023, è vice comandante generale dell’Arma. Ha ricevuto numerosi encomi e onorificenze, tra cui quella di grande ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica italiana, medaglia mauriziana e, da ultimo, cavaliere di Gran croce dell’ordine al merito della Repubblica italiana.
L’intervento del generale Portolano e del ministro Crosetto
Ha quindi preso la parola il generale Luciano Portolano, capo di Stato maggiore della Difesa, il quale ha evidenziato il suo orgoglio per l’Arma, una nicchia di eccellenza che ha assunto un ruolo di primo piano nel campo delle moderne missioni di training, advising, assistance e capacity building; oltre a rappresentare un riferimento mondiale nell’esercizio della funzione di stability policing, anche con il Centro di Eccellenza “CoEspu” di Vicenza. Infine il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ammesso: “Si chiude un capitolo di storia dell’Arma dei carabinieri. Sotto la guida del Generale Luzi, cui esprimo profonda gratitudine, abbiamo visto una Benemerita all’avanguardia, radicata nelle tradizioni, con “il carabiniere” sempre al centro. Al generale Luongo il compito di confermare l’Arma come presidio di legalità e, insieme, punta di innovazione. A tutti i carabinieri il plauso, la fiducia e la riconoscenza della Nazione. Non esiste Difesa senza Carabinieri e non esiste Italia senza Carabinieri”.
Di seguito le immagini della giornata.