Milano – Fabrizio Corona deve restare in carcere. Dopo giorni di attesa è giunta la decisione del tribunale di Sorveglianza di Milano che ha deciso di revocare l’affidamento terapeutico concesso all’imprenditore che era tornato in carcere lo scorso 25 marzo, quando gli è stato sospeso proprio quell’affidamento che gli aveva consentito di uscire da San Vittore nel febbraio del 2018. Inoltre, così come richiesto dall’avvocato generale Nunzia Gatto, Corona dovrà scontare nuovamente i 5 mesi trascorsi in affidamento terapeutico, a partire dal 26 novembre scorso, che non sono stati ritenuti validi.
Il Motivo
Stando alle prime informazioni avrebbero giocato un ruolo fondamentale le dichiarazioni che lo stesso Corona avrebbe fatto in tv negli ultimi mesi. I legali Andrea Marini e Antonella Minieri avevano chiesto per il loro assistito un affidamento terapeutico con una serie di restrizioni maggiori, compreso l’obbligo di frequentare la comunità di recupero almeno tre volte a settimana, richiesta a quanto pare non accolta. A questo punto l’ex re dei paparazzi potrebbe tornare in libertà non prima dell’estate 2022 (ipotizzando uno sconto sulla pena per buona condotta).
Perché era uscito dal carcere
Corona era uscito dal carcere il 21 febbraio del 2018 per curare la sua tossicodipendenza e disintossicarsi dalla cocaina. Ha beneficiato dell’affidamento terapeutico, prima provvisorio e poi definitivo: fuori dal carcere avrebbe dovuto rispettare alcune prescrizioni, imposte dal magistrato di sorveglianza Simone Luerti e via via “allentate” col passare del tempo, in maniera da consentirgli anche di tornare al suo lavoro e ai suoi tanti business. Durante l’ultimo anno però in più occasioni ha violato queste prescrizioni, collezionando diversi richiami e suscitando la reazione della procura che più volte aveva chiesto che Corona tornasse in carcere. Un campanello d’allarme era scattato lo scorso 16 febbraio, quando il giudice Luerti gli aveva vietato di uscire dai confini della Lombardia perché, nei due mesi precedenti, in più occasioni non aveva comunicato alle forze dell’ordine i suoi spostamenti.
Perché è rientrato in carcere
Il 25 marzo le reiterate violazioni hanno spinto il giudice di sorveglianza Simone Luerti, a sospendere il regime di affidamento terapeutico, rispedendolo in carcere. Il giudice ha sottolineato anche l’atteggiamento di “insofferenza e ribellione alla pena detentiva” e “alla magistratura” dell’ex “re dei paparazzi”, evidenziato attraverso i suoi video su Instagram e soprattutto durante i suoi interventi in tv. A pesare in tal senso sarebbe stata in particolare un’intervista rilasciata il 24 febbraio scorso da Corona al suo amico Massimo Giletti nel corso della trasmissione tv “Non è l’Arena”, nella quale Corona avrebbe rilasciato delle dichiarazioni che contrastavano col senso dell’affidamento in prova, sostenendo di non poter essere sé stesso. In carcere Corona ha festeggiato il suo 45esimo compleanno e domani festeggerà anche Pasqua e tutte le prossime festività, almeno per i prossimi tre anni.