La Colombia piange Karina García, candidata a sindaco di Suarez (comune nel sud-ovest della Colombia). L’auto blindata su cui viaggiava la candidata del partito liberale, insieme alla scorta e a sua madre, è stata crivellata di colpi di mitragliatori e successivamente data alle fiamme. “Condanniamo con dolore il massacro perpetrato nel distretto di Betulia, comune di Suarez, contro la candidata a sindaco Karina García e i suoi accompagnatori”, ha dichiarato il Difensore civico colombiano su Twitter, che settimane fa aveva lanciato un allarme sui rischi per i politici in quella parte del paese. Il governatore del Dipartimento di Cauca, Oscar Campo, ha dichiarato che in totale all’interno del veicolo c’erano sette persone, una delle quali si è lanciata dall’auto al momento dell’attacco e si è salvata, mentre le altre sono morte. Il governatore ha dichiarato che è troppo presto per stabilire con certezza i responsabili del massacro, ma ha sottolineato che Suarez è circondata da colture illecite e laboratori per la lavorazione della cocaina, e nel territorio sono attivi un gruppo dissidente delle Farc e la banda criminale dei “Los Pelusos”. Settimane fa, la candidata Martinez ha denunciato intimidazioni contro la sua campagna elettorale, dopo aver ricevuto minacce e dopo che alcuni dei suoi cartelli elettorali sono stati incendiati. Lo scorso 1° luglio, Karina Garcia aveva festeggiato con la famiglia la laurea in giurisprudenza presso l’Universidad Santiago de Cali. Appassionata di cani e mamma di un bimbo, sognava da sempre di diventare sindaco di Suárez. Il 27 ottobre si terranno le elezioni dei leader regionali in Colombia: sindaci, governatori e legislatori locali.