Si aggrava di ora in ora il bilancio della catastrofe che ha colpito l’arcipelago delle Bahamas, in particolare le isole di Grand Bahama e la vicina Grand Abaco. Il passaggio dell’uragano Dorian le ha letteralmente rase al suolo lasciando un cumulo di macerie laddove prima c’erano villaggi, case, resorts. La devastazione è totale e il bilancio delle vittime potrebbe essere apocalittico, all’appello infatti mancano migliaia di persone mentre i morti ritrovati sono saliti a 43. Uno tsunami non avrebbe potuto fare peggio. Oltre a questo Dorian, con i suoi venti a più di 300 km/h ha distrutto scuole, supermercati, strade e aeroporti e persino ospedali. Il ministro della salute Duane Sands ha affermato che “il numero finale delle vittime sarà sconcertante”. Le squadre dei soccorritori si stanno muovendo in modo ancora poco organizzato e soprattutto per aiutare i sopravvissuti e quanti, circa 70mila hanno bisogno urgente di assistenza umanitaria e sanitaria ma il livello delle acque durante la tempesta è salito fino a 6 metri. Il timore più grande è che un gran numero di dispersi possa essere stato trascinato in mare dalla forza delle onde e dei venti, un mare infestato dagli squali. Moltissime delle vittime potrebbero non essere mai più ritrovate. “L’opinione pubblica purtroppo deve prepararsi a informazioni inimmaginabili sui numeri delle vittime e dei danni alle Bahamas”: lo ha detto il ministro della Sanità dell’arcipelago, Duane Sands secondo quanto riportato questa mattina dalla Cnn. L’emittente sottolinea che le autorità hanno inviato 200 sacchi per cadaveri nelle isole Abaco, le più colpite dell’arcipelago. Ieri era emerso che migliaia di persone sono ritenute disperse. La Croce Rossa Internazionale teme che il 45% delle case sulle isole di Grand Bahama e Abacos – vale a dire circa 13.000 immobili – siano state gravemente danneggiate o distrutte dall’uragano. Tantissimi residenti stanno usando i social per cercare di rintracciare amici e familiari e un sito: in particolare il DorianPeopleSearch.com elenca i nomi di oltre 5.500 individui di cui non si hanno notizie da giorni. Intanto il mostro che aveva toccato terra sulle Bahamas come categoria 5 dopo essersi indebolito e poi temporaneamente tornato a categoria 3 aveva toccato nuovamente terra a Cape Hatteras sulle Outer Banks del North Carolina con venti fino a 150km/h. Le piogge alluvionali che lo hanno accompagnato hanno allagato intere città della costa e i danni che ora si stanno contando sono gravissimi. L’uragano Dorian toccherà terra una terza volta in Canada e più precisamente sulla Nuova Scozia nelle prime ore di domenica come categoria 1. Il terzo landfall sarà accompagnato da venti superiori ai 120km/h e piogge alluvionali. Poi come tempesta tropicale continuerà la sua marcia verso l’isola canadese di Newfoundland facendo ancora molti danni per la pioggia e i venti forti. Infine nella giornata di martedì sarà assorbito dal flusso atlantico. Dorian avrà una storia anche sul nord Europa tra l’Islanda, la Scozia e la Norvegia come ciclone extra tropicale a metà della prossima settimana.